Una svolta decisiva per le piccole e medie imprese
La legge n. 662/96 ha istituito il Fondo Garanzia, un importante aiuto per le piccole e medie imprese.
Operativo dal 2000, il Fondo è uno strumento di agevolazione economica pensato dallo Stato per favorire l’accesso al credito di tutte quelle realtà imprenditoriali altrimenti escluse.
Si tratta di una vera e propria svolta per il settore delle PMI, che da oltre un ventennio può beneficiare di un valido e concreto supporto, indispensabile nei momenti di difficoltà.
In questo delicato periodo storico, con l’emergenza sanitaria ancora in corso, il Fondo di Garanzia diventa un’ancora di salvezza fondamentale, che permette alle realtà produttive di beni e servizi di superare le problematiche connesse alla crisi dei mercati.
La MULTIPLY SPA, agenzia di mediazione creditizia, con sede in Via Maglio del Lotto, n. 36, a Bergamo (BG), si occupa di assistere le PMI nelle operazioni di richiesta di finanziamento con garanzia statale.
Il funzionamento del Fondo
Come anticipato, il Fondo Garanzia ex Legge n. 662/96 è un sistema di gestione del rischio di credito, ideato proprio per consentire allo stato di intervenire in favore delle piccole e medie imprese.
L’intento del legislatore era infatti quello di istituire un Fondo che potesse rappresentare un sostegno concreto per lo sviluppo delle realtà imprenditoriali delle PMI, così da scongiurare il pericolo di un fallimento dovuto a difficoltà di tipo economico.
Nello specifico, il Fondo riconosce una garanzia pubblica a fronte di finanziamenti concessi dalle banche o da altri istituti finanziari di mediazione.
Come tutti sanno, per beneficiare dell’aiuto economico è necessario presentare delle garanzie aggiuntive (reali, bancarie o assicurative), che tutelino il creditore da una futura insolvenza.
Senza queste rassicurazioni, nella prassi, il richiedente verrebbe automaticamente escluso dalla rosa dei candidati idonei a ricevere il finanziamento.
Per evitare tutto ciò, la garanzia statale giunge in aiuto delle piccole e medie imprese che versano in questa difficile situazione e lo fa sostituendosi alle stesse nella sola parte contrattuale che riguarda le garanzie prestate per ricevere la somma di denaro.
Nonostante il ruolo chiave, è bene precisare che il garante pubblico non interferisce in alcun modo nella regolazione degli accordi tra le parti, che rimangono gli unici soggetti abilitati a definire i dettagli del finanziamento.
Le ultime novità
Il periodo economico che l’Italia sta attraversando ha portato l’autorità pubblica a potenziare la portata del Fondo Garanzia, attraverso successive previsioni normative volte ad agevolare con maggiore incisività l’accesso al credito per le PMI.
Uno snellimento nelle procedure e nei tempi, così come una maggiore disponibilità da parte del garante pubblico si sono resi necessari per evitare ripercussioni permanenti sulla realtà del settore produttivo del Paese, legate alla diffusione della pandemia.
Con il decreto soprannominato Cura Italia, ad esempio, l’importo massimo garantito è passato da 2,5 milioni a 5 milioni di euro, mentre il decreto Liquidità, ha imposto che l’agevolazione economica venisse concessa automaticamente, senza la necessità di una risposta da parte del Fondo.
Il nuovo modulo di domanda semplificato, inoltre, assicura alle PMI, che si rivolgono sempre all’istituto di credito e mai al Fondo direttamente, di accorciare ulteriormente i tempi d’attesa.
In aggiunta, con il decreto di agosto si è previsto un ennesimo allargamento della platea delle imprese ammissibili, proprio per consentire a tutti di ottenere l’appoggio del Fondo di Garanzia per le PMI.
Infine, la Legge di Bilancio ha prorogato fino al 30 giugno 2021 le misure di operatività straordinarie del Fondo.
Queste sono solo alcune delle novità previste per incrementare l’azione del Fondo Garanzia Legge n. 662/96.
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